giovedì 25 aprile 2013
giovedì 21 febbraio 2013
Incontro sulle difficoltà di apprendimento - Le Foto e le slide
In una gremitissima aula magna, si è tenuto mercoledì 20 febbraio 2013 l'incontro sulle "difficoltà di apprendimento e l'essere genitori alla scuola media". La dott.ssa Fungi ha illustrato come funzionano i meccanismi di apprendimento e le strategie adottabili, non solo quando si è in presenza di un disturbo specifico dell'apprendimento, per accompagnare i ragazzi sulla via dell'autonomia e della consapevolezza delle proprie risorse. Tante le domande da parte dei genitori presenti, su un tema decisamente molto sentito, cui la dott.ssa Fungi ha risposto.
domenica 10 febbraio 2013
Mercoledì 20 febbraio 2013, Ore 21:00
Incontro sulle difficoltà di apprendimento
L' incontro è pubblico e si tiene presso il plesso Muratori della SMS Curiel - Muratori, in via Leonardo da Vinci a Cornaredo.
Essere genitori alla scuola media : linee guida, obiettivi, strategie.
Relatrice dott.ssa Giovanna Fungi, psicologa, psicoterapeuta, esperta di psicologia scolastica.
sabato 12 gennaio 2013
Cari genitori, bentornati
sul vostro Blog e Buon 2013!
Qualcuno
nei media ha dato una lettura ironica del nuovo anno, definendolo DUEMILAECREDICI:
trovo sia importante cogliere l'aspetto interessante e motivante di questa
strana parola e farne un motto di buon auspicio per tutta la comunità dei genitori che vogliamo rappresentare, e non solo.
Mi
sembra una buona occasione per mettere in evidenza due parti della Guida per
Genitori dell'AID, di cui trovate il link nel post precedente.
·
La prima parte riporta l'introduzione
della guida, una bella metafora sul viaggio che riguarda la gestione dei
DSA, ma soprattutto mette in luce un atteggiamento positivo e costruttivo verso
l'imprevisto: da leggere e rileggere in
un nuovo inizio come quello rappresentato dall'arrivo dell'Anno Nuovo.
·
La seconda selezione riguarda 14
consigli utili ai genitori per gestire la complessità cui si va incontro quando un figlio fa fatica a scuola. Costruiti
sulla base delle esperienze di genitori con figli DSA, contiene linee guida
valide e fondamentali per ogni genitore: da leggere per tutti!
·
Un'ultima condivisione cui tengo molto è
quella del film Stelle sulla terra -
(Taare Zameen Par), che racconta in chiave bollywoodiana una storia di
famiglia, scuola, dubbi, confusione, affetti e sfide, nella quale saper guardare ed ascoltare in modi nuovi si
rivela la chiave per far risplendere un'individualità
incastrata nell'idea falsa che ci sia un unico modo di imparare, di riuscire,
di essere considerati bravi e soprattutto di sentirsi bravi per volersi bene.
questo è il
link alla prima parte dell'intero film su Youtube. Troverete progressivamente i
link alle parti successive direttamente sulla pagina qui linkata.
BUONA LETTURA, BUONA
VISIONE e soprattutto BUON VIAGGIO!
Dott.ssa Giovanna Fungi
Il viaggio di un genitore:
PREMESSA ALLA GUIDA AID http://www.aiditalia.org
Quando andiamo in vacanza siamo abituati a
scegliere le mete in base a ciò che vogliamo visitare, al clima che vogliamo
trovare; controlliamo il tempo che ci sarà in quei giorni, prepariamo la
valigia sapendo a che cosa andremo incontro.
Ci sono alcuni viaggi in cui, però, non è
tutto così facile da programmare: pensi di avere la valigia pronta per andare
al mare
ma, scendendo dall’aereo, ti accorgi che
l’atterraggio è avvenuto
in montagna, fa freddo e tu non hai gli
indumenti adeguati, devi capire dove sei finito, come mai c’è stato un
cambiamento di rotta, devi fare in modo di avere tutto ciò che ti permetta di
stare bene, di sentirti accolto in questa meta imprevista ed alla fine, dopo un
po’ di scombussolamento, ti accorgi che la montagna offre molte attrattive. non
eri preparato perché pensavi di arrivare al mare, ma hai imparato in poco
tempo ad adattarti e hai sicuramente trovato molti aspetti positivi anche in
questa meta imprevista.
Questo accade anche nella vita reale: un
giorno ti accorgi o ti dicono che tuo figlio ha bisogno di aiuto. Prima pensi
che sia pigro e lo rimproveri perché non ha voglia di studiare, poi inizi a
capire che c’è qualcosa che non va. Cerchi di sapere dove andare, cosa fare,
come comportarti. A volte ti senti anche in colpa per non averlo capito.
Incontrerai persone che ti giudicheranno e non ti capiranno ma anche persone
che ti sapranno ascoltare, consigliare, accompagnare nei momenti più
difficili. Il viaggio all’interno dei capitoli di questa Guida è stato pensato
proprio a questo scopo: non lasciarvi da soli, infreddoliti, a guardare uno
scenario che non conoscete, in un luogo in cui non sapete come muovervi.
Questa Guida vuole essere una valigia:
aprendola troverete tutto ciò che è importante sapere per affrontare con
serenità e consapevolezza il resto del percorso.
Per questo vi guideremo tra campanelli
d’allarme, definizioni, caratteristiche, strumenti, possibilità e nuove
prospettive; vi aiuteremo a comprendere cosa vuol dire apprendere quando hai un
disturbo dell’apprendimento, quali sono i punti di debolezza ma anche quali
sono i punti di forza di vostro figlio.
A poco a poco, nel corso di questo viaggio
insieme, vi accorgerete che sarà necessario “cambiare occhiali”: togliere
quelli da sole ed indossare quelli da sci. Dovrete munirvi dell’attrezzatura
necessaria, riflettendo sulle caratteristiche uniche e speciali di vostro figlio.
A quel punto fate in modo che possa
potenziare le sue abilità, che possa stare insieme ad altri ragazzi che come
lui devono imparare a sciare, chiedete all’istruttore flessibilità;
distinguete sempre il compito dall’obiettivo ed apprezzate quello che è,
invece di arrabbiarvi per quello che non è.
Se, vedendolo sciare, guardandolo
dall’alto, non fate che notare i suoi difetti, provate a guardarlo da un’altra
prospettiva e divertitevi a scoprire ed a valorizzare i suoi punti di forza.
Consigli per i genitori (di
figli dislessici e non!) www.aiditalia.org
Molti genitori si chiedono come possono
aiutare i loro figli dopo aver avuto la diagnosi di DSA. Quanto segue è il
risultato elaborato da molti genitori nel corso degli anni.
1. Non sentitevi colpevoli. Voi non siete
la causa della dislessia di vostro figlio e non avreste potuto prevederla o
prevenirla.
2. Non incolpate nessun altro, il bambino,
l’insegnante, l’altro genitore. La dislessia è una caratteristica della
persona ed un fatto della vita: accettatela e pensate a tutte le cose positive
che potete fare per affrontarla.
3. Parlate a vostro figlio e spiegategli
come si manifesta e che cosa, insieme, potete fare per affrontarla e superarla
(vedi paragrafo seguente).
4. leggete a vostro figlio, più spesso e
più a lungo possibile. Il bambino in tal modo potrà:
- sviluppare un vocabolario più vasto;
- apprendere le modalità con cui si
scrivono i testi;
- udire parole pronunciate in modo
appropriato;
- imparare ad amare i libri e la cultura;
- conoscere i libri che leggono i
coetanei;
- apprezzare un’attività conoscitiva
senza la pressione scolastica.
5. Leggete con vostro figlio utilizzando
“leggere insieme” (paired reading, più avanti nella Guida), magnifica tecnica
che incoraggia la lettura finalizzata al piacere ed al significato.
6. Parlate con vostro figlio. La vita
familiare spesso è così impegnativa per i genitori che manca il tempo per
parlare ed ascoltare i propri figli. è molto importante, invece, rimanere in
stretto contatto con i ragazzi dislessici perché la dislessia influenza non
solo il rendimento scolastico, ma anche la personalità: il sentirsi diverso
dai propri coetanei crea dei vissuti che vanno ascoltati e compresi dai
genitori, in modo che non diventino problemi.
7. ascoltate vostro figlio. Imparate ad
ascoltare ciò che dice e notate ciò che non dice. notate il tono di voce per
capire se ci sono cose che lo preoccupano. Fategli domande: “Cosa pensi di
questo?”, “Come ti senti quando fai così?”. I ragazzi, che spesso sperimentano
a scuola situazioni di giudizio edi incomprensione, hanno bisogno di sapere che
almeno in famiglia possono sentirsi accolti, accettati e capiti.
8. Giocate con vostro figlio: Scacchi,
Monopoli, Memory, Giochi di carte, Shanghai, nomi cose animali e città,
Scarabeo, Indovina chi, Tabù, Trivial Pursuit, Paroliamo, Cruciverba, Tangram,
ecc. Tutti questi giochi sviluppano capacità di concentrazione, strategie,
abilità di memoria, manualità fine, linguaggio e tanto altro ancora; con i
bimbi più piccoli, invece, create rime, filastrocche, cantate. non
sottostimate mai l’importanza dell’apprendimento che ha un bambino mentreè con
voi, mentre vi guarda, vi imita e vi prende a modello di comportamento.
9. i genitori sono gli insegnanti più
importanti: l’insegnamento non è solo quello in cattedra, moltissimo si
insegna con picomportamenti, prima e più efficacemente che con le parole.
10. fate gite e andate a visitare gli
amici con vostro figlio. non dovete necessariamente portarlo nei musei per
renderlo acculturato. una passeggiata in campagna o sulla riva di un fiume può
essere un’ottima esperienza di apprendimento. Ricordate che i nonni sono spesso
un grande aiuto per i bimbi dislessici, poiché hanno più tempo per leggere
loro dei libri, per ascoltarli e parlare con loro.
11. Guardate la televisione con vostro
figlio e commentate quello che vedete.
12. Evidenziate gli aspetti positivi delle
capacità del ragazzo ad esempio in campo sportivo, pittorico, musicale e tutto
quanto altro possa farlo sentire uguale, o migliore, dei coetanei: mettete in
risalto i suoi punti di forza.
13. insegnate ai vostri figli, credendoci
voi per primi, che il valore della scuola è in quello che si impara, non nei
voti che si ricevono.
14. insegnate ai vostri figli il valore di
ogni diversità e la crudeltà e la sterilità di un sistema esclusivamente
competitivo.
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