sabato 15 dicembre 2012

L' AID associazione italiana dislessia ha pubblicato la nuova Guida alla
Dislessia per Genitori - edizione 2012, potete trovare il PDF e scaricarlo a
questo link
http://www.aiditalia.org/it/guida_alla_dislessia_per_genitori_ristampa_2012.html

martedì 13 novembre 2012

I TRE AMBITI di discussione
Introduzione ai contenuti del blog

Come seguire mio figlio? Quest’area si rivolge a tutti i genitori, indistintamente, sottolineando l’importanza di assumere un ruolo consapevole nell’accompagnare i propri figli nella transizione dalla scuola elementare alla scuola media, nei passaggi successivi all’interno di tale ciclo di studi, fino al momento di affrontare l’Esame di Stato e la decisione della scuola superiore.

 Tutti i genitori si sono chiesti almeno una volta: Come posso aiutarlo ora?
La scuola media rappresenta un cambiamento denso di aspetti potenzialmente orientati al raggiungimento di una progressiva indipendenza e maturazione dello studente, che può tuttavia contemplare scenari di complessità legati all’idea di cambiamento stesso: nuove relazioni con gli insegnanti, nuove richieste didattiche e comportamentali, diversi orari ed aspettative, in un contesto di maturazione psicofisica ed affettiva intenso ed a volte problematico.
Ogni cambiamento porta con sé un processo di adattamento, che richiede tempo e l’investimento di energie nell’individuo e nel suo ‘ecosistema’, in questo caso gli studenti e la loro famiglia. Cercare strategie efficaci per rivestire un ruolo di genitore ‘aggiornato’ è pertanto strumento utile a chiunque.
·         come aiutare mio figlio a fare i compiti?
·         cosa significa “studiare” alle scuole medie?
·         come promuovere una graduale indipendenza?
·         perché stabilire una solida alleanza educativa scuola-famiglia è il primo fattore di benessere per gli alunni?

Mio figlio fa fatica a scuola? Può accadere che la suddetta complessità ponga ostacoli nel percorso descritto, manifestandosi in diverse modalità ed aree che possono portare un figlio a ‘fare fatica a scuola’ ed un genitore ad interrogarsi sul perché e soprattutto sul come poter aiutare, sbloccare, rafforzare, sostenere, guidare.
Le difficoltà di apprendimento non sono una categoria diagnostica e non ricadono necessariamente nei Disturbi Specifici dell’ Apprendimento (DSA). Si tratta di un’espressione più generica che riguarda molteplici manifestazioni, più o meno temporanee, nel comportamento di uno studente che fa fatica ad apprendere, in particolare in ambito scolastico.
Le difficoltà di apprendimento possono costituire una fonte di stress ed un ostacolo nel contesto dell’esperienza scolastica di uno studente, a qualsiasi età. Identificazione tempestiva e piano di intervento mediante strategie accurate sono pertanto termini chiave in quest’ambito. Quando il bambino o il ragazzo ‘non apprende’ è possibile cercare cause in fattori ambientali (che comprendono ad esempio situazione sociale, culturale, scarsa stimolazione, assenze frequenti, difficoltà linguistiche) ed individuali (come deficit visivi o uditivi, deficit cognitivi, inadeguato  funzionamento di abilità specifiche come linguaggio, memoria, lettura, problematiche di attenzione, …).
Le difficoltà di apprendimento riguarderanno le situazioni in cui la problematica significativa nell’andamento scolastico è imputabile in modo primario a fattori ambientali, problematiche emotive (ansia, paure, …) e relazionali, disturbi del comportamento e dell’attenzione, oscillazioni ‘normali’ nell’andamento scolastico, scarsa motivazione, didattica non adeguata alle caratteristiche dello studente, scolarizzazione inadeguata, con lacune, irregolare, …
In quest’area è possibile trovare riferimenti a strategie (atteggiamenti e strumenti) utili in tali situazioni.
·         come trovare un metodo di studio efficace?
·         quanto conta l’organizzazione e la gestione del tempo?
·         perché sono importanti le attività extrascolastiche, quali ed in quale misura?
·         resilienza, autostima ed autoefficacia: come promuoverne lo sviluppo?
·         pensare per obiettivi S.M.A.R.T.
·         quanto conta la piacevolezza?
·         apprendimento e neuroscienze: il ruolo delle emozioni
·         come cogliere e gestire segnali di evitamento?
·         il database delle buone prassi: cosa funziona nell’essere genitori? (costruiamolo insieme!)

Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) In alcuni casi, come per il genitore soggetto della narrazione proposta, le difficoltà di apprendimento sono dovute ad una problematica specifica che viene diagnosticata come DSA. Questa sezione può essere utile per i genitori che possono beneficiare di un orientamento in una delle fasi descritte nella narrazione, nonché rappresentare un veicolo di informazione ed empowerment per genitori interessati ed attenti a costruire un contesto informato e non discriminante attraverso interventi di genitorialità sociale: questi genitori favoriranno con i loro interventi educativi il cambiamento culturale già in atto, ma non immediato, che sta portando la popolazione delle scuole italiane ad affrontare nella maniera adeguata le caratteristiche di questi studenti, rispettandone i diritti, comprendendone i limiti, disegnando per loro un futuro diverso dalla semplificazione degli obiettivi di sviluppo accademico e di crescita personale.

·         link a aiditalia.org
·         filmografia, bibliografia
·         la rete delle risorse sul territorio (costruiamola insieme!)
·         il Piano Didattico Personalizzato, perché?
·         TAKING ACTION! Cosa può fare un genitore?

giovedì 19 luglio 2012

Disturbi specifici dell' apprendimento (DSA) 


Narrazione di un genitore

Ho 43 anni, lavoro come autista e sono sposato da 17 anni. Mia moglie ha 40 anni e lavora come impiegata. Abbiamo  2 figli, un ragazzo di 12 anni e una bambina di 8 anni.
Nostro figlio maggiore ha un disturbo di dislessia e disgrafia non tanto elevato ma comunque .....   Continua a leggere...